Insegnare, imparare, scrivere, leggere e... votare.
Due corsi che ho frequentato questa settimana, da due diverse prospettive. Uno te lo ripropongo, l'altro è l'occasione per parlarti di sei nuove storie.
Questa settimana è stata per me la settimana dei corsi.
Martedì sera, con tutta l’ansia malcelata che sono capace di provocarmi ogni volta che mi avventuro fuori dalla mia comfort zone, ho parlato proprio di comfort zone insieme a un gruppo di quattro simpatici studenti che si sono collegati al mio link di Google Meet da quattro diverse parti del mondo.
Era la prima volta che tenevo un incontro di gruppo come insegnante dopo quasi due anni. Come sempre, ho fatto molta autocritica, tuttavia questo non mi ha impedito di desiderare di ripetere l’esperienza presto.
Prossimamente, vorrei riproporre lo stesso tema ai tanti interessati che mi hanno scritto dall’Australia e dal Canada, dispiaciuti di non poter partecipare a causa dell’orario.
Nel frattempo, per chi questa volta vive in un fuso orario favorevole, è possibile partecipare agli altri incontri in programma. Non ci sarò io, perché ogni volta ci sarà un’insegnante diversa. Questa diversificazione ci è sembrata piuttosto intrigante.
Prossimi incontri del corso Just Conversation In Italian About 6 Different Topics:
5 marzo (8 pm CET) – “Comfort Zone: positiva o negativa?” con Barbara12 marzo (8 pm CET) – “Vivere in campagna o in città?” con Sara (ancora 4 posti)
19 marzo (8 pm CET) – “Perché (non) leggere i classici” con Laura (ancora 3 posti)
26 marzo (8 pm CET) – “L’adolescenza secondo te” con Letizia (ancora 4 posti)
2 aprile (8 pm CEST) – “Che posto ha l’arte nella tua vita” con Silvia (ancora 4 posti)
9 aprile (8 pm CEST) – “Social Media: il buono, il brutto e il cattivo” con Elisa (ancora 4 posti)
Mercoledì sera, poi, sono passata “dall’altra parte del tavolo” per seguire il primo corso di scrittura creativa della mia vita. Il corso si svolge a Londra, ma è in italiano, e non potrei esserne più entusiasta. L’insegnante è uno scrittore esperto, gentile e coinvolgente. Le due ore volano e spazzano via tutta la stanchezza della giornata, perché non c’è niente di più gratificante che imparare qualcosa di nuovo che davvero ti appassiona.
E per me questa passione è la scrittura. Come tutte le passioni, ogni tanto mi ci abbandono senza riuscire a vedere altro intorno e altre volte la trascuro, per poi tornare sempre a cercarvi conforto. Scrivere per me è scoperta dei miei limiti e delle mie capacità, occasione di fare ricerca e quindi di imparare, per non rischiare di diffondere falsità attraverso le mie parole. Scrivere è anche relazione, perché non posso tenere il conto di quante persone nuove ho conosciuto grazie alla scrittura.
Ecco perché, quando ho finalmente aperto tutti i documenti che contenevano certe storie che mi hanno mandato le mie colleghe, mi sono commossa. Ho iniziato l’attività pensando che avrei trascorso due ore a lavorare e invece ho trascorso due ore di piacere. Quelli che ho letto sono stati i racconti scritti dai partecipanti al Contest di scrittura che abbiamo organizzato all’interno della nostra scuola, per la seconda volta.
Nonostante fosse - appunto - la seconda volta, quelle storie mi hanno lasciata impreparata. Non mi aspettavo così tanta onestà, così tanta vita vera, così tanta dolcezza, tristezza, ironia.
C’è una storia che profuma di neve, muschio e aria di montagna. In un’altra puoi passare dalla testa di un personaggio all’altro e innamorarti ogni volta. C’è una storia che ti cattura dalle prime righe e poi ti porta verso un finale inaspettato. In una storia impari a rimanere in una situazione scomoda ma non riesci ad andartene. C’è una storia che non puoi che pensare vera e ti viene da piangere mentre sorridi. E poi quella che ti fa scoppiare a ridere, anche se pensavi di essere l’ultima persona capace di immedesimarsi in quel contesto.
Tutte queste storie - sono in tutto sei - puoi leggerle anche tu. E ti dirò di più: Puoi anche votarle.
Dal 9 al 19 marzo, per dieci giorni, le votazioni del contest di scrittura sono aperte a tutti quelli che possono capire l’italiano.
Per votare la tua storia preferita basta seguire tre semplici regole:
leggere prima tutte le storie
considerare che non sono scritte da professionisti ma da persone che stanno imparando italiano con livelli diversi
lasciare un commento sotto la pagina con il titolo della storia e una breve spiegazione: perché hai scelto quella?
Ti andrebbe di partecipare come votante? :)
Ti ringrazio come sempre per il tuo supporto, sia che tu decida di imparare con la mia scuola, sia che tu trova il tempo di leggere e votare le storie di altri studenti come te.